Da anni, esattamente dal 2010, si attende la modifica del codice della strada.

Fino ad oggi, però, sono stati fatti solo piccoli interventi e si attende ancora la riforma vera e propria. Tra le piccole modifiche ci sono quelle relative alla circolazione dei monopattini elettrici che in molte città rappresentano un’alternativa importante all’auto, soprattutto per gli spostamenti più brevi.
La legge di Bilancio del 2019 ha introdotto una sperimentazione su monopattini, hoverboard e segway. Ma servivano integrazioni, motivo per cui si è provveduto di fatto a equiparare questi mezzi alle bici, come ricorda il Sole 24 Ore.

Le novità per i monopattini
La discussione in Parlamento dopo un lungo stop è ripresa con un nuovo ddl alla Camera ed è iniziato il suo esame in commissione Trasporti alla Camera. Al Senato, invece, è stato presentato un altro disegno di legge.

Solo per maggiorenni, casco, orari e divieto di sosta sui marciapiedi
Nel nuovo ddl ci sono non poche modifiche per l’uso del monopattino: la guida sarebbe riservata solo ai maggiorenni. Ci sarebbe anche l’obbligo di indossare il casco e il giubbotto catarifrangente e persino il divieto di circolazione dopo il tramonto.
Il limite di velocità dovrebbe essere confermato a 20 km/h, 30 km/h sulle strade urbane e sulle piste ciclabili. Vietata inoltre la sosta sui marciapiedi, pena la rimozione coatta del mezzo. Altra ipotesi è quella di prevedere la copertura assicurativa obbligatoria, ipotesi inizialmente scartata e ora rivalutata in seguito al numero sempre maggiore di incidenti. Per ora il testo iniziale del ddl prevede solo l’obbligo assicurativo per i mezzi di sharing, ma potrebbe essere esteso a tutti i monopattini.

Le altre norme della riforma del codice della strada
Nei disegni di legge sulla riforma del codice della strada si parla anche di altre norme.

Veicoli: si parla della possibilità di abolire le agevolazioni per l’accesso alle zone a traffico limitato per i veicoli ibridi, lasciandolo solo per quelli elettrici.
Altra novità di cui si discute è quello delle strisce rosa per le donne in stato di gravidanza o con bambini di età non superiore ai due anni.
Infine, c’è il tema della sospensione della patente in caso di prima violazione per l’uso dello smartphone alla guida, altra norma di cui si discute da tempo ma senza mai approdare a una soluzione, rinviando di volta in volta ogni decisione.

Infine le auto a noleggio: la questione della responsabilità in caso di multe con auto a noleggio è controversa. L’art. 196 del Codice della Strada indica la non responsabilità solidale tra conducente e noleggiatore, ma alcuni Comuni e gestori autostradali argomentano il contrario. La riforma potrebbe riscrivere la questione, accogliendo le richieste di Aniasa e delle altre associazioni dell’automotive.