Nelle grandi città le aziende che hanno un parco auto a noleggio lungo termine o a breve termine

si stanno sempre più interessando anche alla micromobilità. I brevi spostamenti spesso non si fanno più con l’auto. Monopattini, scooter, biciclette entrano dunque nel vocabolario dei fleet manager, anche se con grande discrezione a causa dell’attuale mancanza di regole sicure per la circolazione su strada.

La survey “La micromobilità entra in azienda?”, promossa dall’Osservatorio sulla mobilità aziendale Top Thousand (composto da Fleet e Mobility Manager di grandi aziende) e dalla rivista Fleet Magazine ha evidenziato importanti novità su questa tematica. Le flotte in un futuro prossimo potrebbero includere non solo auto ma anche veicoli a due ruote.

L’indagine è stata condotta su un campione di oltre 100 aziende di ogni dimensione (grandi, medie, PMI) e di diversi settori merceologici, per un parco a noleggio totale gestito di quasi poco meno di 120mila  veicoli.
Il primo dato importante che è stato evidenziato è che il 10% delle aziende interpellate ha già adottato soluzioni di micromobilità che prevedono biciclette/e-bike, monopattini, microcar, scooter/e-scooter nel parco flotte. Un numero senza alcun dubbio ancora molto basso e quasi insignificante per ora, ma la percentuale sale se si considera soltanto la parte di campione che opera ed effettua spostamenti nei centri cittadini.
Il dato importante però è un altro: il 25% dei gestori di flotte intervistati è possibilista riguardo l’introduzione di questi mezzi all’interno del proprio parco aziendale. Il 15% di chi ancora non ha fatto entrare la micromobilità in azienda, invece, ha detto di avere intenzione adottare questo tipo di soluzioni.
Per chi invece già li utilizza, bici elettriche e scooter sono i mezzi prediletti (entrambi raggiungono una quota del 25%). A seguire le biciclette tradizionali e i monopattini (rispettivamente al 18% e 17%), più esigua la quota di scooter elettrici e microcar (8% e 7%). La predilezione dei fleet manager per le e-bike e per gli scooter non è casuale: con questi mezzi si riescono a percorrere tragitti più lunghi e nelle grandi città diventano molto comodi per evitare il gran traffico.
Per quanto riguarda le bici elettriche, il 33% di quanti intendono introdurre la micromobilità in azienda nei prossimi mesi vuole prenderli a noleggio proponendoli per i propri dipendenti. A seguire ci sono  i monopattini (il 25% del campione intende inserirli in futuro nel parco aziendale), gli e-scooter e le microcar (entrambe con il 13%), infine bici e scooter (8%). Il dato relativo alle biciclette riflette il boom registrato a livello nazionale: con il Covid e il bonus del Governo le bici elettriche sono tornate molto di moda e nel 2020 hanno superato i due milioni di unità vendute.

L’acquisto resta la modalità preferita dalle aziende per entrare in possesso di questi mezzi, seguita da noleggio e dallo sharing. In questo momento però non ci sono decisioni definitive. Stanno aumentando, infatti, le soluzioni di micromobilità offerte dai broker e noleggiatori, spesso integrate con il noleggio dell’auto e delle flotte aziendali.